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La città che Virgilio, disse fondata dal mitico Corito, fu probabilmente fortezza Umbra, passata agli Etruschi fral’VIII e il VII secolo a.C., di cui divenne importante lucumonia. Alla fine del IV sec. a.C. entrò nell’alleanza romana, ma non si sa quando fu effettivamente occupata; ebbe la cittadinanza romana durante la guerra sociale e ricevette una colonia da Silla. In seguito non si hanno più notizie certe: forse nel 450 fu presa dai Goti. Ricompare nel’XI secolo, in lotta con Perugia e coi Vescovi di Arezzo, retta da istituzioni democratiche che diedero una tranquilla vita interna alla città. Nel 1258, il libero Comune di Cortona fu saccheggiato dagli Aretini e solo tre anni dopo con l’aiuto di Siene riebbe l’autonomia, risorgendo rapidamente; nel 1325 divenne sede vescovile, mentre il Comune trapassava a Signoria sotto Ranieri Casali, i cui discendenti tennero Cortona fino al 1409, quando Ladislao, re di Napoli, se ne impadronì, per venderla nel 1411 ai Fiorentini; da allora seguì le sorti di Firenze. Fra i secoli XIV e XVII, Cortona fu uno dei principali centri culturali e artistici della Toscana.

Città della Toscana, in provincia di Arezzo. L’aspetto di Cortona è caratteristico: vie ripide, pavimentate a lastroni, reperti etruschi, case antiche, chiese e palazzi di notevole interesse architettonico. Ricordo della città etrusca sono: tratti di mura, la cosiddetta Tanella di Pitagora, ipogeo del secolo IV a.C., con la volta a grossi blocchi; i tumuli arcaici, detti “meloni” della Camucia e del Sodo da cui proviene una ricca suppellettile ( sec.: VII-Vi a.C.), conservata nel Museo dell’Accademia Etrusca insieme con altri oggetti e opere d’arte: come il famoso lampadario di bronzo decorato a sbalzo o come la Tabula Cortonensis.

Fra i palazzi medievali e rinascimentali hanno particolare importanza il Palazzo Comunale del sec. XIII, con la torre del 1509; il Palazzo Pretorio derl secolo XIII, con la facciata rinascimentale in cui hanno sede il Museo MAEC ( con collezioni egizie, etrusche, romane  e una pinacoteca che ha quadri del Pinturicchio e di Luca Signorelli ), l’Accademia Etrusca e una preziosa biblioteca; il Palazzo Fierli-Petrella, del secolo XV, il Palazzo Ferretti del secolo XVIII; i palazzi rinascimentali Brunelleschi-Lovari, Mancini-Sernini e la Villa Passerini, detta il Palazzone, costruita da G.B. Caporali intorno al 1515.

Fra gli edifici sacri sono: le chiese di s. Agostino della fine del Duecento, di S. Domenico dei sec. XIV-XV, romanico gotica con un affresco del Beato Angelico, di S. Francesco iniziata nel 1245 con elementi romanico-gotici, di S. Margherita fondata dalla Santa stessa nel sec. XIII, ma completamente rifatta nel secolo XIX, con la tomba gotica della santa del 1362, di S. Maria Nuova, rinascimentale 1550-1554, costruita forse su disegno del Vasari; il Duomo costruito una prima volta nell’XI secolo, rifatto alla fine del Secolo XV ( il campanile è del 1556 ), di S. Nicolò del secolo XVI, l’ex chiesa del Gesù, formata da due templi sovrapposti (1498-1505): nel superiore ha sede il Museo Diocesano con numerosi importantissimi quadri di Luca Signorelli e l’annunciazione del Beato Angelico. Nei pressi si trovano il Convento delle Celle o dei Cappuccini, fondato da S. Francesco fra il 1211 e il 1221, e la Madonna del Calcinaio, rinascimentale, iniziata nel 1485. Cortona fu patria dei pittori Luca Signorelli e Pietro Berrettini da Cortona e della S. Margherita di Laviano, detta da Cortona.